Facendo seguito alla nostra missiva del 18 Aprile u.s. – tramite la quale è stata sottoposta alla Vostra attenzione, in sede di programmazione della fase 2, la riapertura della pesca sportiva e ricreativa in acque interne e in mare – siamo a segnalare l’opportunità di prendere in esame anche la riapertura della pesca in apnea sportiva e ricreativa, del nuoto pinnato di fondo e delle immersioni sia in apnea che con autorespiratore a scopo ricreativo. Le ragioni alla base di questa segnalazione sono analoghe a quelle già espresse in occasione della missiva precedentemente trasmessa, in quanto, al pari della pesca sportiva e ricreativa di superficie, il Nuoto Pinnato di fondo, la pratica sia della pesca in apnea sportiva e ricreativa che delle immersioni in apnea e con autorespiratore a scopo ricreativo si svolge con modalità che consentono il distanziamento sociale. Tali attività, infatti, si praticano sott’acqua e in assenza di contatto diretto tra coloro che le esercitano e, quindi, in assoluta sicurezza rispetto al rischio di contagio da COVID-19. La riapertura delle suddette attività, da effettuarsi, eventualmente, in maniera graduale e secondo dei protocolli ben precisi e rigorosi, consentirebbe a tutti i loro praticanti, che in Italia non sono certo pochi, di poter tornare a esercitare, in modo sano, la loro passione. Una passione, quella per la pesca in apnea sportiva e ricreativa e per le immersioni in apnea e con autorespiratore a scopo ricreativo, che, nel nostro Paese, ha una sua rilevanza anche dal punto di vista economico e commerciale, dal momento che l’indotto generato dalle suddette attività è stimabile in diversi miliardi di Euro. Del resto, sono moltissime e di diversa natura le attività produttive e commerciali legate all’esercizio delle pratiche sportive e ricreative in questione. Basti pensare, tanto per citarne soltanto alcune, alle aziende produttrici di fucili subacquei e/o attrezzature subacquee, ai negozi specializzati nella vendita di tali articoli, ai diving, alla nautica da diporto, etc. Per quel che riguarda la pesca in apnea sportiva e ricreativa praticata in mare, resta valida la proposta già avanzata per la pesca sportiva e ricreativa di superficie, ovvero che ne venga consentita l’attività soltanto a coloro che sono in possesso del permesso obbligatorio gratuito emesso dal Mipaaf. Ci auguriamo che tale missiva goda della dovuta attenzione, dal momento che in ballo non vi è soltanto l’esercizio di alcune specifiche attività sportive e ricreative, ma il futuro di un intero comparto economico e commerciale, che dal predetto esercizio trae la sua ragion d’essere e il suo sostentamento. Distinti saluti Il Presidente FIPSAS Prof. Ugo Matteoli
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